Un tuffo nel passato
Le prime pagine de "la Torre e l'Impero" mi hanno catapultato indietro di 4 anni, al purtroppo famoso 11 settembre. Una sequenza di immagini si sono riaccese nella mia mente mentre il testo scorreva davanti ai miei occhi.
All'improvviso, vide quello che gli sembrò essere un minuscolo insetto librarsi dalla mano dello sconosciuto. Il piccolo essere uscì dalla finestra del corridoio; dopo qualche istante, cominciò a cantare, prima sommessamente, poi sempre più forte, fino a prorompere in un boato. Seguì un silenzio pieno di aspettativa. Improvvisamente, Cuj-ak avvertì una leggera vibrazione sotto i piedi. Un rumore sordo, come di un'onda montante, arrivò alle sue sensibili orecchie, mentre l'effetto dello spostamento d'aria cominciava a scuotere le pareti.
Ho preferito gettarmi dalla Torre che rimanere sepolto sotto le macerie, così avrei avuto questi istanti da passare solo con te. Ma la terra si avvicina, e io ho così tanto da dirti... ma forse c'è tempo solo per le cose importanti.
All'interno di quel mare di detriti, il silenzio aveva regnato indisturbato per ore, anche se molti giurarono in seguito di avere continuato a sentire l'eco del boato risuonare per un giorno intero.
Al termine di un giorno che sembrava non volere finire mai, finalmente venne la sera, fredda e silenziosa. all'interno della Piazza erano state accese delle torce che illuminavano i sentieri faticosamente scavati in mezzo alle macerie, mentre ai suoi margini continuavano ad avvicendarsi carri e uomini.
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